14a testimonianza | Lo sfregio della pista ciclabile

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La pista ciclabile si è resa necessaria perché con i lavori della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta, il tunnel che a Montecchio Maggiore (VI) attraversava la tangenziale destinata ad essere occupata dalla Pedemontana, è stato chiuso. Così della realizzazione di questa pista ciclabile se ne è dovuto far carico la SIS, cioè la società costruttrice della stessa superstrada. Ma anche una pista ciclabile è l’occasione per una grande colata di cemento. I lavori sono in corso.

1-2-3 Da via Longa, traversa della provinciale 246 (per Valdagno-Recoaro) parte la pista ciclabile ed entra nella proprietà che era di Anna Vignaga, piccola coltivatrice.

4-5 Un luogo ideale per aggressioni di maleintenzionati.

6-7 La pista ciclabile vista dall’esterno. Il muro della pista incontra e si unisce alla muraglia che fiancheggia la futura superstrada Pedemontana.

8-9 Dall’alto del ponte si può ammirare il colle di Montecchio Maggiore (propaggine ad EST dei Monti Lessini) e a NORD le montagne.

10 Lo stato dei lavori della Pedemontana Veneta alla data del 31 luglio 2020

La Redazione
Montecchio Maggiore

13a testimonianza | Il silenzio del Giornale di Vicenza

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Dal Giornale di Vicenza del 7 dicembre 2019:

Pedemontana al 70% “Apertura completa nell’autunno del 2021”

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Voragine Area SIC Poscole, Corriere Veneto

La citazione del titolo, come i successivi brani, sono tratti dalla relazione che l’ingegner Elisabetta Pellegrini, incaricata dalla Regione a seguire l’opera ha esposto ad un gruppo di imprenditori e professionisti della Valle dell’Agno riuniti a Cornedo il 6 dicembre scorso. Seguono i brani con una serie di fotografie che documentano l’attuale devastazione dell’Area SIC delle Poscole, recentemente riemersa alle cronache per l’enorme voragine, denunciata ai forestali da Massimo Follesa (dicembre 2019) e da Cristina Guarda (consigliere regionale) insieme a cittadini residenti (febbraio 2020). Continua a leggere

12a testimonianza | Il paesaggio di Giovanni Bellini

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Torrente Agno-Castelgomberto (VI)

La superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta prima di diventare un nastro o un serpente di asfalto è un enorme ammasso di cemento fatto di gettate e specialmente di prefabbricati. Ciò innalzerà il microclima della fascia pedemontana favorendo siccità e bombe d’acqua. La scelta irresponsabile di realizzare un’autostrada prevalentemente in trincea e in galleria artificiale, sulla fascia di ricarica delle falde avrà gravi conseguenze sul bene prezioso dell’acqua. Continua a leggere

11a testimonianza | Il grande CIPE

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Galleria “artificiale” di Sarcedo (VI)

Il comitato interministeriale per la programmazione economica o CIPE che il 29 marzo 2006 deliberò il progetto della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta nell’ambito della legge 443/2001 o legge Obiettivo dichiarandone nel contempo la compatibilità ambientale, era così formato: Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti, Gianfranco Fini, Claudio Scajola, Gianni Alemanno, Roberto Maroni, Pietro Lunardi. Alla delibera furono allegate prescrizioni e raccomandazioni proposte dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti cioè il suddetto Pietro Lunardi, sentito il ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, ed il ministro della Cultura, Rocco Buttiglione.
Ma dichiarare questo progetto della Pedemontana compatibile con l’ambiente era una evidente contraddizione! Continua a leggere

10a testimonianza | 3a deviazione del torrente Poscola!

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Lavori sulla Poscola

Per la terza volta il torrente Poscola nella Valle dell’Agno viene deviato a causa della superstrada a pagamento Pedemontana Veneta. Questa volta la decisione è della Magistratura che dopo il crollo (11 settembre) dell’alveo del torrente,  causa o conseguenza del collasso della galleria sottostante, ha ritenuto ciò indispensabile per mettere in sicurezza vari capannoni industriali vicini, alcune abitazioni private e gli stessi lavoratori impegnati nel cantiere della Pedemontana. La decisione presa più di un mese fa è stata posticipata prima per la contrarietà della SIS (la società titolare del project-financing, esecutore e gestore della Pedemontana) poi per individuare il luogo opportuno per la deviazione. I lavori dunque sono iniziati alla metà di novembre e si svolgono all’interno dello stesso cantiere dove la costruenda galleria artificiale si è liquefatta (termine usato da un autorevole testimone) nel tratto sotto il torrente Poscola. Essi vengono svolti dagli operai della SIS sotto la supervisione dei periti nominati dalla Magistratura. Continua a leggere

9a testimonianza | La Galleria di Sant’Urbano e le prescrizioni del CIPE

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La Colombaretta.

La galleria “naturale” di Sant’Urbano entra ed esce nel fondovalle della Valle dell’Agno. L’idea di questa singolare galleria la troviamo tra le prescrizioni del CIPE del 29-3-2006 riguardanti la superstrada a pagamento Pedemontana Veneta ed il firmatario della delibera è il presidente del consiglio Berlusconi. È scritto: «Al fine di ridurre gli impatti territoriali nel tratto compreso tra l’azienda Miteni e la Villa Trissino Da Porto-Marzotto, si ritiene opportuno privilegiare l’attraversamento in galleria naturale. […] Si evidenzia come tale soluzione elimini sostanzialmente ogni interferenza con la preesistente fabbrica chimica Miteni».  Continua a leggere

8a testimonianza | Il crollo del Torrente Poscola

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La grande voragine dopo il crollo.

Alle 14 circa dell’11 settembre di quest’anno a Castelgomberto (Valle dell’Agno, Vicenza) è crollato l’alveo del torrente Poscola trascinando con sé un tratto di argine. Siamo nei pressi di un cantiere della superstrada a pagamento Pedemontana Veneta e sotto il torrente Poscola che qui scorre era stata scavata la galleria il cui cedimento ha provocato il crollo. Questa galleria artificiale precede, secondo il progetto, per 1 Km quella “naturale” la quale dopo 6 chilometri dovrebbe uscire a San Tomio di Malo collegando la Valle dell’Agno con la Val Leogra.

I giornali il giorno dopo danno notizia dell’accaduto e ciò grazie alla tempestiva informazione fornita da Massimo Follesa accorso sul luogo chiamato da persone che lì abitano. Continua a leggere

7a testimonianza | Revisionismo

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Rotte del Guà.

L’estate del 2015 vide in località Rotte del Guà a Trissino (Valle Agno, Vicenza) il taglio di migliaia di alberi, molti dei quali secolari, allo scopo di realizzare un bacino di laminazione con due dighe. Il 9 marzo infatti il presidente della Regione Luca Zaia aveva inaugurato i lavori, i cui promotori sono la stessa Regione ed il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta. L’opera secondo questi soggetti rientra nel piano degli interventi seguiti agli eventi alluvionali del 31 ottobre – 2 novembre 2010. Continua a leggere

5a testimonianza | I caselli della Pedemontana

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Alte Ceccato, frazione di Montecchio Maggiore (Vicenza). Allo sbocco della Valle dell’Agno e della Valle del Chiampo sono in corso i lavori del nuovo casello dell’Autostrada A4

La superstrada a pagamento Pedemontana Veneta è frutto di un progetto arretrato. Mentre nelle confinanti Svizzera, Austria, Slovenia, puoi viaggiare a pagamento con aggiornati sistemi informatici, da noi veneti si ripropongono i caselli, devastanti sbrana territorio. Perché? Bisogna leggersi  il PTRV (piano Territoriale Regionale Veneto), art.38: per ogni casello, puntando il compasso sul medesimo e per un raggio di 2 Km (diconsi chilometri) la programmazione urbanistica è sequestrata ai comuni e provincie dalla Giunta regionale (Galan-Chisso-Zaia), cioè 12 Kmq per ogni casello. Ma quanti sono i caselli? Continua a leggere